Il 7 febbraio i partigiani della 144a brigata Garibaldi attaccano una colonna di camion tedeschi sulla via Emilia, danneggiandone tre e causando 10 perdite.
Per rappresaglia, il 9 vengono fucilati presso Villa Cadè 21 ostaggi prelevati dalle carceri di Parma; i loro corpi vengono lasciati esposti fino al 12. La loro memoria è ricordata da una edicola votiva.
Il 12 i partigiani attaccano nuovamente i tedeschi in altri due punti della via Emilia, danneggiando cinque automezzi.
Il 14 vengono quindi fucilati nella neve presso Ponte Cantone altri 20 giovani, provenienti da Parma, Piacenza, Brescia, Napoli, Messina. Sono ricordati da un ambulatorio-sacrario inaugurato sul luogo dell'eccidio nel 1946. Oreste Tosini, salvatosi miracolosamente all'esecuzione, viene consegnato per errore alle SS dal parroco di Calerno e ucciso sul ponte sul Crostolo a Roncocesi.
Lo stesso giorno la Brigata nera rastrella anche Bagnolo uccidendo altri 10 civili, ricordati da una lapide collocata sul torrione gonzaghesco.