Per iniziativa del Pci, del Fdg e dei Gdd si svolge in tutta la provincia la "giornata di mobilitazione", vera e propria prova generale dell'insurrezione.
A Campegine vengono chiuse le scuole, sono distribuiti grano, lardo e burro, viene attaccato l'ufficio postale.
A Novellara le donne protestano per la pace e contro la fame; una manifestante viene ferita; i partigiani arrestano tre soldati tedeschi.
A Campagnola le donne bruciano in piazza i documenti del dazio.
A Brescello la popolazione si ammassa in centro, chiedendo viveri e pace. Accerchia la caserma dei militi. I fascisti sparano ferendo tre donne. I partigiani disarmano due militi, uccidono due spie e fanno saltare un ponte.