Il 19 dicembre 40 gappisti e sappisti della bassa reggiana si recano a Gonzaga in bicicletta.
Nella notte, insieme ad altri 150 partigiani modenesi e mantovani, attaccano i presidi fascisti locali e il campo di transito 512, dove un reparto di tedeschi sorveglia 300 internati civili, ivi trasportati da Fossoli.
I prigionieri vengono liberati e i presidi conquistati.
Viene anche messa in fuga un autocolonna nemica giunta sul posto durante il combattimento.
Si recupera un grosso bottino di armi e materiali.
Durante il combattimento, protrattosi per alcune ore, rimangono uccisi due partigiani, 14 tedeschi, cinque militi della Gnr del lavoro di Modena e una civile.
Per rappresaglia un tribunale speciale tedesco condanna a morte sette partigiani (sei fucilati al poligono di tiro di Gonzaga, uno nei pressi del cimitero di Mantova).