pianura

La Resistenza in pianura

Fabbrico (RE), 27 febbraio 1945

Il 26 febbraio la Brigata nera di Novellara compie un rastrellamento a Fabbrico.
I partigiani locali la attaccano sulla strada per Campagnola: rimangono uccisi  tre militi e un capitano della Brigata nera e due soldati tedeschi giunti sul posto;
Il mattino del giorno 27 oltre un centinaio di militi fascisti entrano a Fabbrico, catturando diversi ostaggi, tra i quali vecchi, donne e bambini. Li costringono a sfilare davanti al cadavere di uno dei fascisti uccisi il giorno prima, dopodiché li tengono ammassati sotto la minaccia delle armi, pronti a fucilarne una decina, se entro le 14,30 non fosse stato trovato il capitano della Brigata nera morto nello scontro a fuoco del giorno precedente.

Nel frattempo il distaccamento dei partigiani locali si collega a quello di Rolo, avvicinandosi a Fabbrico, mentre varie staffette partono in località Cantonazzo con l’incarico di chiedere l’intervento dei distaccamenti di Fossoli, Rio Saliceto, Reggiolo e Correggio. I partigiani di Fabbrico e di Rolo si portano sulla strada per Campagnola, nel tentativo di aggirare il paese da est e da sud. 

Trascorsa l’ora fissata, i fascisti escono da Fabbrico, avanzando su due file ai lati della strada, inframmezzati dai 22 ostaggi che avevano deciso di fucilare per rappresaglia, proprio sul luogo dello scontro del giorno precedente. I patrioti di Fabbrico e di Rolo sono pronti a sferrare l’attacco, quando sopraggiunge una vettura con tre tedeschi a bordo, seguita da due militi in bicicletta. Dopo aver svoltato nel cortile di Casa Bussei, i tedeschi aprono il fuoco, rifugiandosi immediatamente nella casa, mentre i due militi vengono uccisi. Giunta a tiro, la colonna fascista viene investita dal fuoco delle armi partigiane, accresciute nel frattempo con l’arrivo del distaccamento di Rio Saliceto. I fascisti si fanno scudo con i civili in ostaggio.

Il combattimento si protrae ininterrottamente per quasi due ore e nel pieno della lotta, viene freddato da una raffica di colpi un maggiore medico tedesco. 
I fascisti intenti a fronteggiare i partigiani, non si curano più degli ostaggi e allentano la sorveglianza, così i civili possono rientrare salvi nelle proprie case, accolti dalla popolazione festante. 

I partigiani tentano di snidare i nemici nascosti nelle case, ma rinunciano per l'imminente arrivo di varie pattuglie tedesche.

Cadono in combattimento tre partigiani e uno degli ostaggi, ricordati dall'obelisco inaugurato nel 1946 e da una lapide nell'atrio del municipio, scoperta nel 1995. I fascisti scontano 7 morti, 35 feriti, 3 vetture e 2 camion distrutti; e lasciano molte armi nelle mani dei partigiani.


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POI percorso Tutti i punti del percorso

  1. Portomaggiore (FE)
  2. Argenta (FE)
  3. Fosdondo (RE), 15 aprile 1945
  4. Villa Gavassa (RE), 15 settembre 1943
  5. Villa Cavazzoli (RE), 12 maggio 1944
  6. Pratofontana (RE), 11 agosto 1944
  7. Sant'Ilario (RE), 16 dicembre 1944
  8. Brescello (RE), 13 aprile 1945
  9. I Martiri del Senio a Lugo (RA)
  10. La strage del ponte Felisio a Solarolo (RA)
  11. Reggiolo (RE), 17 settembre 1944 e 14-17 aprile 1945
  12. Villa Sesso (RE), 17-21 dicembre 1944
  13. Villa Cadè - Ponte Cantone (RE), 9-14 febbraio 1945
  14. Cadelbosco Sopra (RE), 28 febbraio 1945
  15. Gonzaga (MN), 19 dicembre 1944
  16. Fabbrico (RE), 27 febbraio 1945
  17. San Martino in Rio (RE), novembre 1943, poi marzo-aprile 1945
  18. Canolo di Correggio (RE), giugno 1944, dicembre 1944, aprile 1945
  19. Il grande monumento alla Resistenza ad Alfonsine (RA)
  20. Anzola dell’Emilia e San Giovanni in Persiceto (BO)
  21. Mirandola, Via 5 Martiri (MO)
  22. La Baracca di Roncarolo, Caorso (PC)
  23. San Secondo Parmense (PR)
  24. Argelato (BO)
  25. La battaglia di Rovereto sul Secchia (MO)
  26. Ponte Ruffio (FC)
  27. La Borghesa di Rottofreno (PC)
  28. Medicina (BO)
  29. I ragazzi ebrei di Villa Emma di Nonantola (MO)
  30. Fiorenzuola d’Arda (PC)
  31. Altedo di Malalbergo (BO)
  32. Lo scambio di prigionieri di Limidi di Soliera (MO)
  33. Monticelli d’Ongina (PC)
  34. Fusignano (RA), gli scontri del Palazzone
  35. Casa Cervi a Gattatico (RE), settembre-novembre 1943
  36. Museo della Battaglia del Senio ad Alfonsine (RA)
  37. Cotignola Città dei Giusti (RA): una solidarietà che resiste alla guerra
  38. Martorano (FC)
  39. Soragna (PR)
  40. Mezzani (PR)
  41. Bagnile e San Giorgio (FC)