A Bagnile di Cesena, il 19 luglio 1944, nell’aia della casa Zamagna, viene ucciso un tedesco e ferito un altro. Come gesto di ritorsione per quegli avvenimenti, dalle carceri mandamentali di Forlì la polizia tedesca prelevò quattro persone, precedentemente arrestate nelle Marche (Pietro Maganza di Milano, Torello e Agapito Latini di Fabriano e Virgilio Lucci di Sassoferrato), e li impiccò: due a Bagnile e due a San Giorgio. A ricordo degli uccisi si trovano oggi un cippo a Bagnile (Via Rovescio angolo Via Masiera Prima) ed uno a San Giorgio (Via S. Giorgio angolo Cerchia di San Martino).