In questo piccolo parco, ristrutturato nel 1992, sono stati conservati fino ad oggi due muri di quella che fu un tempo la casa colonica della famiglia Suzzi, divenuta per merito loro una delle basi operative più sicure per la resistenza locale.
Fin dai primi giorni successivi al 25 luglio si tennero qui infatti le riunioni degli antifascisti ravennati e in seguito alcune anche della 28a Brigata GAP “Mario Gordini”.
Poco distante un cippo monumentale ricorda il ruolo di primo piano avuto da tutta la famiglia Suzzi e in particolare da uno dei figli più giovani, Walter detto Sputafuoco, che dapprima partecipò all' 8a Brigata “Romagna” in collina, poi rientrato a Ravenna fece parte del GAP di città e infine fu barbaramente trucidato dai fascisti il 18 luglio 1944, durante gli scontri sulle aie in campagna per sottrarre il grano agli ammassi del regime.
Alla sua memoria è stata concessa la Medaglia d'Oro al Valor Militare.