Fra il 30 dicembre 1943 e il 9 settembre 1944 il centro di Ravenna ha subito 52 bombardamenti alleati, di cui tre in ore notturne. Tutta l'area circostante al porto e alla stazione ferroviaria rappresentò sempre un obiettivo di primaria importanza per ogni incursione aerea.
Soprattutto nell'agosto del '44 si ebbero ben cinque bombardamenti in 20 giorni e tutti colpirono la zona tra il porto e il centro storico che oggi si presenta in gran parte ricostruita.
Molti a Ravenna ritenevano che, per risparmiare gli antichi monumenti bizantini, gli eserciti non si sarebbero accaniti su questa città, ma tale convinzione venne meno in occasione dell'incursione del 25 agosto 1944 ad opera di duecento bombardieri.
Nella relazione descrittiva che ne seguì il Soprintendente arch. Corrado Capezzuoli mise in cima alla lista degli edifici pregevoli maggiormente danneggiati proprio l'antica chiesa di San Giovanni Evangelista, che la storia vuole sia stata eretta nel V secolo d.C. per un voto fatto da Galla Placidia.