La targa sulla fiancata dell'Ospedale militare riporta anche i nomi di 5 soldati dell'Arsenale militare e Direzione d'Artiglieria morti negli scontri del 9 settembre '43, mentre all'interno una lapide ricordava Francesco Borella, un operaio caduto in difesa del patrimonio dello Stabilimento il 27 aprile '45.
Nel '44, l'Arsenale, con i suoi circa 4.000 operai, divenne, secondo Remo Polizzi, la spina dorsale della Resistenza piacentina per il contributo diretto di molti operai-partigiani, per l'opera di sensibilizzazione antifascista negli altri stabilimenti militari e privati e per l'impegno in azioni di difesa dei centri vitali della città al momento della fuga dei tedeschi. Gli operai del reparto tipografico resero anche possibile la stampa de Il Martello, portando fuori, un po' alla volta, i caratteri di piombo e le spaziature necessarie.