Chiesa San Giovanni in Canale, Via Croce 26 – La partecipazione del clero alla Resistenza

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Chiesa San Giovanni in Canale, Via Croce 26 – La partecipazione del clero alla Resistenza

Percorrendo Via Taverna per Piazza Borgo e Via Garibaldi, al civico 2 di Via Croce si trova la sede del Consiglio Federativo della Resistenza-ANPI, che conserva l'archivio dell'associazione, mentre al civico 26, all'interno della Chiesa di San Giovanni in Canale, una lapide in ricordo di Don Maiocchi testimonia il contributo del clero piacentino alla Resistenza. Un contributo spontaneo e diffuso, che le gerarchie ecclesiastiche accettarono come assistenza spirituale al movimento partigiano, coordinata da Monsignor Ugo Civardi.

Il giovane parroco di Peli di Coli, Don Giovanni Bruschi (ritratto nell'immagine mentre celebra il funerale del capitano “Mack”), si comportò in realtà da combattente; il cappellano della Div. Piacenza, Don Luigi Carini, entrerà nel comando; Don Giuseppe Borea, parroco di Obolo, verrà fucilato come partigiano.

Importantissimo fu anche il ruolo dei parroci della montagna come intermediari nelle tregue e per gli scambi di prigionieri. Un impegno che in alcuni casi sfocia nell’estremo sacrificio, come per i cinque sacerdoti della diocesi piacentina, tra cui Don Giuseppe Beotti, nativo di Campremoldo e arciprete di Sidolo, uccisi sul confine parmense durante il rastrellamento del luglio 1944.


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