In Piazzetta Tempio al civico 52 sono ancora visibili i resti di una scritta – UNPA COMANDO – che indicava la sede della Unione Nazionale Protezione Antiaerea (poi trasferita in Via San Siro).
L'UNPA, creata nel 1936, era il braccio operativo del PAA (Protezione Anti Aerea), addetta agli allarmi, all’oscuramento e mascheramento degli obiettivi, alla costruzione dei ricoveri pubblici (47 in tutta la città e 13 per le scuole) e all'organizzazione delle squadre di soccorso e degli sfollamenti. Dopo gli anni delle esercitazioni giocose alla Casa del Balilla, con la guerra i volontari UNPA ebbero molto lavoro.
Dal 2 maggio 1944, Piacenza entra per un anno intero nel mirino delle forze alleate con 92 incursioni e circa 300 vittime (i più gravi nel 1944 furono i bombardamenti del 2 e del 13 maggio e del 1 ottobre; nel 1945 dell’11 gennaio e dell'11 marzo).
La città si svuota, ma anche la provincia è interessata alle incursioni di "Pippo", come è da tutti chiamato il bimotore intruder che di giorno vola a grandi altezze come ricognitore e di notte sgancia bombe su ogni sorgente luminosa. In Vicolo del Consiglio 16 vi era il centro del sistema difensivo locale, la sede della MACA, la Legione Milizia Artiglieria Contraerei.
Riprese di un attacco su Piacenza (Videoteca Piacenza ieri, a cura di Cineclub Piacenza, 1975)
Emilio Molinari (Ziano p.no 1/1/1914 - PC 6/5/2006) - nome di battaglia "Bruni"-, parla del Comitato di Liberazione Nazionale provinciale di Piacenza