L’eccidio di Monte Sole (770 i mori accertati, fra cui 216 bambini sotto i 12 anni) più noto con il nome di Marzabotto, avviene tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944, in un territorio che occupa la dorsale dell’Appennino bolognese tra le valli dei fiumi Setta e Reno, principali assi di collegamento tra nord e il centro Italia, dove corrono le linee ferroviarie Bologna-Firenze (Direttissima) e Bologna-Pistoia. Nell’autunno 1944 vi è appostata la linea Gotica, sulla quale si fronteggiano forze tedesche e alleate.
Principale responsabile dell’eccidio è il battaglione esplorante della 16° divisione granatieri corazzati SS, comandato dal maggiore Walter Reder che, con la partecipazione d’informatori italiani, mette in atto una vera e propria operazione militare «allo scopo di bonificare il retro del fronte dal pericolo minaccioso di disordini partigiani».
Sui luoghi sono piccoli villaggi, borghi e case sparse, in cui risiedono famiglie contadine e numerosi sfollati. Vi opera la brigata partigiana Stella Rossa la cui forza «risiede in primo luogo nell’essere espressione del territorio», è guidata da un giovane del luogo, Mario Musolesi detto Lupo, il quale perderà la vita nelle prime ore dell’azione militare, a Cadotto.
I partigiani si disperdono convergendo per lo più verso Monte Sole e Monte Caprara, senza essere inseguiti dai tedeschi, il cui obiettivo non è combattere ma fare terra bruciata: uccidere gli abitanti, distruggere le case, razziare il bestiame.
Il massacro riguarda tutti i centri principali disseminati sulla collina (San Martino, Caprara, Casaglia, Cerpiano) e diverse decine di luoghi sparsi. «Il piano prevedeva un attacco concentrico» che ebbe «il profilo di un massacro pianificato nel quadro delle operazioni militari della Gotica […] senza riguardo alcuno a donne e bambini» assimilati tutti a banditi, secondo la “tipologia bellica” della guerra ai civili, per la quale il massacro - crimine in guerra - diventa strumento militare.
Citazioni tratte da Luca Baldissarra, Paolo Pezzino, Il massacro. Guerra ai civili a Monte Sole, Bologna, Il Mulino, 2009