Sui monti di Neviano degli Arduini il movimento partigiano conobbe uno sviluppo precoce. Fu grazie all’incontro tra le prime formazioni provenienti dalla sponda reggiana del fiume Enza e quelle del Parmense che sorse la 47a Brigata Garibaldi, la cui competenza territoriale copriva il versante occidentale del corso d’acqua, da Traversetolo fino a Palanzano, Monchio delle Corti e il confine con la Toscana.
Neviano, nell’estate del 1944, fu anche teatro di una terribile strage di civili. Trentatre furono le vittime del rastrellamento condotto dalle truppe tedesche. Rimagna (Monchio Delle Corti) fu addirittura bombardata, con un bilancio di 16 vittime tra gli abitanti. In novembre, durante l’ennesima operazione di rastrellamento, venne decimato l’intero comando della 47a Garibaldi, finito in un imboscata nemica. Fu un colpo durissimo, che non impedì comunque ai partigiani di completare la loro missione, combattendo fino alla liberazione della valle e dell’intera provincia di Parma.
Testimonianza da Neviano degli Arduini, luglio 1944