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La Resistenza in montagna

Santa Sofia (FC)

Dall’autunno del 1943, il territorio di Santa Sofia ospitò unità dell’8a brigata Garibaldi Romagna e, a partire dalla primavera del 1944, venne interessato dai lavori di costruzione della Linea Gotica e delle linee di collegamento necessarie alla difesa. Proprio per procedere alla costruzione della linea difensiva furono effettate imponenti operazioni di rastrellamento con scontri, uccisioni e battaglie. Poco fuori l’abitato di Santa Sofia, sulla sinistra, è possibile vedere un masso di granito con scolpiti i nomi di sei partigiani fucilati nel corso del rastrellamento d’aprile.

A Biserno, circa un chilometro oltre l’abitato, si trova “la croce” nei pressi della quale una lapide ricorda i nomi dei dodici partigiani caduti il 12 aprile 1944. Poco oltre una bacheca segnala l’inizio del Sentiero della libertà, che giunge fin a Pian del Grado. Lungo il percorso, situato all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, bacheche e cartelli narrano gli eventi del tragico aprile. Il percorso è piuttosto impegnativo ma le varie tappe sono raggiungibili singolarmente anche in auto. Il tragitto consigliato alle scolaresche è Biserno-San Paolo in Alpe, percorribile a piedi in circa un’ora e mezza.

A San Paolo in Alpe sono visibili i ruderi delle abitazioni e della chiesa incendiata dai tedeschi. 


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