Nell'autunno del 1944 Monte Battaglia diventa uno dei più cruenti scenari di guerra dell'intera campagna d'Italia.
La mattina del 27 settembre un battaglione della 36a Brigata Garibaldi occupa l'area. Nel frattempo, all'insaputa dei partigiani, sull'altro versante della montagna opera un reggimento della fanteria statunitense (Blue Devils) impegnato nello sfondamento della Linea Gotica. Italiani e americani si ricongiungono sul Monte Battaglia ed insieme alle guardie gallesi sostengono l'attacco dei tedeschi.
Dal 27 settembre all’11 ottobre si combatte all’interno dei resti della rocca e lungo le pendici del monte. Nonostante l'alto numero di perdite da ambo le parti, l'avanzata alleata verso la Pianura Padana viene arrestata per motivi strategici fino alla primavera successiva. Ma questi combattimenti, che vedono fianco a fianco partigiani ed Alleati, rivestono un alto valore politico nell'ambito della guerra di Liberazione.
Nel 1950 viene creato in loco un "Cimitero simbolico in onore dei soldati americani caduti a Monte Battaglia per la liberazione del territorio della Repubblica Italiana". Per l'assenza di elementi indicativi, col tempo, esso risulta dedicato a tutti i caduti in loco.
Un monumento alla Resistenza viene poi inaugurato sul Monte Battaglia l'8 maggio 1988 in occasione della Giornata Internazionale della Pace.
Dal 1998 viene collocata anche una lapide in bronzo che ricorda specificamente i caduti tedeschi.