montagna

La Resistenza in montagna

Ghiardo di Bibbiano (RE), 13 aprile 1945

Il 13 aprile 1945 viene indetta dal Partito Comunista una “Giornata di mobilitazione”, approvata dal CLN e sostenuta dai Gruppi di Difesa della Donna.

Le manifestazioni hanno luogo in vari comuni della provincia e permettono di testare l'adesione delle masse popolari all'appello per l'insurrezione finale. Le formazioni partigiane hanno il compito di tutelare i manifestanti, che perlopiù erano donne, con azioni di supporto. Proprio per questo motivo un piccolo distaccamento della 37a Brigata GAP si porta a Ghiardo di Bibbiano.

I Gappisti, sistemati in un fienile, vengono però intercettati da un manipolo di Brigate Nere con cui iniziano un conflitto a  fuoco. I fascisti hanno la peggio. Fuggendo lasciano sul campo anche una mitragliatrice, di cui i GAP si appropriano. I fascisti però tornano con i rinforzi, ma i Gappisti li respingono proprio grazie alla mitragliatrice. Essendo però a corto di munizioni, il Comandante dà ordine di sganciarsi. Lorenzo Gennari Fiorello rimane perciò a coprire i compagni ma viene colpito a morte. Vengono anche catturati due partigiani ed un civile, che dopo essere stati torturati, sono fucilati il giorno stesso a Travagliola.

Questi tre caduti sono ricordati in un cippo a Ghiardo.


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