Alle 7.30 del 7 luglio 1944 gli uomini di Virgilio Guerci e di Italo Londei (divisione GL Cossu) entrano in Bobbio abbandonata dai nazifascisti per la pressione partigiana su tutta la zona e la vasta area lungo la val Trebbia da Rivergaro a Torriglia controllata dai partigiani si costituisce in Repubblica, divisa in due zone contigue (versante piacentino: zona A; versante genovese: Zona B, con centro a Torriglia e a Gorreto ). Si tratta di un punto strategico fondamentale poiché con Bobbio si controlla la SS 45 della Val Trebbia e l'imbocco della val d'Aveto, vale a dire le principali vie di comunicazione tra la pianura e il Mar Ligure mentre attraverso il Penice si accede al pavese e alla Lombardia.
La “Repubblica di Bobbio” è amministrata dai partigiani con una febbrile attività. Il 1° agosto la Giunta occupa il Palazzo Comunale ed elegge il Sindaco-Commissario (prof. Bruno Pasquali, Vice: dott. Mario Reposi); si rende indipendente la zona partigiana dal punto di vista alimentare con la ridistribuzione del grano destinato all'ammasso obbligatorio imposto dalla RSI e si garantisce il funzionamento dell'ospedale. Due tipografie stampano i fogli partigiani della divisione GL (“Il Grido del Popolo”), della divisione garibaldina “Cichero” della zona ligure (“Il Partigiano”) e di quella dell'Oltrepò pavese (“Il Garibaldino”). L'esperienza ha termine il 29 agosto quando Bobbio è rioccupata dopo due giorni di battaglia lungo le pendici del Monte Penice in una vasta azione di rastrellamento, che coinvolge le province di Genova, Alessandria, Pavia, Piacenza e, parzialmente, Parma. Lo scontro con le formazioni partigiane, durissimo, si tiene tra 3-5000 operativi tedeschi e repubblicani al comando del generale Curt Jahn dell'Armata Liguria, che impiega la divisione “Monterosa” – composta da italiani addestrati in Germania - e circa 2000 partigiani delle formazioni liguri e piacentine.
Dopo la riconquista di Bobbio, vengono insediati 10 presidi stabili degli alpini della “Monterosa” nei principali centri che controllano le strade da Voghera a Bobbio ma l'azione dei partigiani porta a numerosissime fughe. A Bobbio, addirittura, Italo Londei costituisce con i disertori la 7ª Brigata della Divisione “Giustizia e libertà”, che già alla fine di settembre può contare su oltre 200 uomini ben addestrati e armati che diventeranno 308 – quasi tutti ex militari della “Monterosa” – in novembre.