Montefiorino

Percorsi extraurbani / La Zona Libera di Montefiorino

Montefiorino

La “Repubblica di Montefiorino” (18 giugno – 30 luglio) è una delle prime esperienze di zona libera realizzate nell'estate del 1944.

A metà giugno la Rocca, fino a quel momento sede del presidio della Gnr, è abbandonata dai militi fascisti e i partigiani ne fannno la sede del Comando delle formazioni reggiane e modenesi, unificate nel Corpo d'Armata Centro Emilia. Nei capoluoghi della zona libera si procede all'elezione di sindaci e si costituiscono delle giunte comunali per amministrare il territiorio. A Montefiorino, il 21 giugno, viene nominato sindaco per acclamazione il contadino e partigiano socialista Teofilo Fontana.

La zona libera ha però vita breve: con l'operazione Wallenstein III i tedeschi, a fine luglio, attacano il territorio controlalto dai partigiani e, grazie alle ingenti forze, scompaginano la “Repubblica”. Il 6 agosto il paese è dato alle fiamme.

In autunno, con la costituzione del Cln zona montagna, i partigiani che non hanno lasciato la zona danno vita ad una seconda esperienza amministrativa, che durerà fino alla Liberazione.

Oggi questa esperienza è ricordata soprattutto nel “Museo della Repubblica di Montefiorino e della Resistenza Italiana” che ha sede all'interno della Rocca.


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