Dopo un lungo periodo di esilio forzato, le persone di religione ebraica rientrarono a Parma all’inizio dell’ottocento. In città si formò una piccola comunità integrata nella società locale. Le leggi razziste del 1938 diedero inizio a un processo di discriminazione che spezzò il legame esistente con il resto della cittadinanza. Negli anni successivi gli ebrei parmigiani furono privati dei propri averi, internati in campi di concentramento e uccisi in quelli di sterminio.
Attraverso un itinerario nel centro storico della città, vengono ripercorsi alcuni luoghi rappresentativi della presenza della comunità israelitica e della sua persecuzione.