Negli anni dell’occupazione tedesca, gli ebrei parmensi destinati alla deportazione poterono fare affidamento sull’aiuto concreto di Emilio Cellurale, funzionario della Questura di Parma, responsabile dell’ufficio stranieri. Egli, pur aderendo alla Resistenza, mantenne il proprio incarico di commissario. Fu protagonista del salvataggio di numerosi antifascisti, cittadini ebrei, familiari di partigiani ed ebrei stranieri internati a Tizzano Val Parma. Cellurale procurò documenti falsi, consentì trasferimenti e scarcerazioni per impedire la deportazione dei perseguitati: contrastò la politica razziale dei nazifascisti mettendo a repentaglio la sua stessa vita.
Nel dopoguerra ottenne numerosi attestati di stima e riconoscimento da parte di coloro che contribuì a salvare. Nonostante l’alto numero di individui sottratti alla deportazione, per decenni della sua opera fu a conoscenza un numero limitato di persone.