Dalla piazza principale, quindi, l’agitazione popolare imbocca il Corso Garibaldi per raggiungere la caserma Ferdinando di Savoia in via Ripa, in cui sono detenuti i 9 renitenti condannati a morte. Al civico 45 ci si imbatte nello storico Palazzo del Monte di Pietà, oggi sede della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì.
Monumento di notevole interesse artistico, l’edificio in laterizio scuro fu eretto dove era stato abbattuto uno dei palazzi Orsi nel 1488, nella zona denominata appunto "guasto degli Orsi". I lavori di edificazione iniziarono nel 1549 su progetto di costruttore sconosciuto e terminarono nel 1646. L’imponente prospetto mostra al primo ordine nove archi a tutto sesto con ghiere in cotto e voluta in chiave, intervallati da dieci lesene con capitello ionico in pietra arenaria.
Il secondo ordine parte dall’architrave ed è formato da sobrie aperture divise da lesene corinzie. Al pianterreno spicca un magnifico affresco che illustra una Pietà con i santi Mercuriale e Valeriano attribuibile agli inizi del XVII secolo e un’ampia sala con copertura a volta. Negli anni tra il 1623 e il 1646 il palazzo venne innalzato ulteriormente e terminato nella zona superiore. In alto, sulla copertura, fu in seguito collocata una torre campanaria a vela, presente ancora oggi. Altri lavori di modifica furono eseguiti a fine Ottocento quando si decise di aprire un varco nella facciata orientale.
Nel 1931 si provvide ad aprire tutti gli archi del prospetto per utilizzare gli spazi come botteghe. Durante la Seconda Guerra Mondiale, al suo interno, fu ricavato un rifugio antiaereo, e dopo la liberazione di Forlì sede del comando Alleato in città.