Municipio Mezzani: l'attività di sabotaggio dei sappisti

Percorsi extraurbani / Lungo il Po, tra guerra e Resistenza da Casale di Mezzani a Sacca di Colorno

Municipio Mezzani: l'attività di sabotaggio dei sappisti

Strada della Resistenza 2, Casale di Mezzani (Sorbolo-Mezzani)

“Sappisti di Mezzani penetrano durante la notte nell'edificio del Municipio e vi asportano una macchina da scrivere e tutti i documenti riferentisi agli ammassi del grano e al raduno del bestiame”. Così il Diario storico della 78° Brigata Garibaldi Sap registra un'azione svolta da alcuni partigiani il 9 ottobre 1944. Si tratta di una delle tante attività di sabotaggio compiute dai sappisti i quali – come descrive ampiamente il diario già citato – “approfittando  dell'anonimo, della notte, dell'allarme, assalivano nemici isolati o in gruppo, facevano saltare un tratto di binario, tagliavano i fili telefonici e telegrafici, si insinuavano in un ufficio distruggendo documenti, si avvalevano della divisa per sottrarre armi e munizioni, per incitare alla diserzione, asportavano cartelli indicatori, facevano saltare traghetti, affondavano barconi, seminavano chiodi ecc.”.

L'assalto al municipio non è quindi un caso isolato: negli stessi giorni i sappisti irrompono in altri uffici nei comuni limitrofi per prelevare materiale e documentazione varia. Queste azioni da una parte – con la requisizione di registri e documenti contabili – provavano a ostacolare l'oppressivo sistema di controllo e di tassazione operato dal regime nei confronti della popolazione, dall'altra volevano dare una dimostrazione di forza della lotta partigiana e al tempo stesso evidenziare le debolezze della Rsi. I blitz partigiani nei municipi sono attestati numerosi in tutta la Resistenza italiana, echeggiavano in questo genere di azioni elementi di rivolta sociale oltre che la suggestione de “l'assalto al Palazzo” tramandata dalla secolare tradizione rivoluzionaria.

Nel 2015 e nel 2021, sono state poste sul municipio – a cura del Comune e dell’Anpi “Distaccamento Po” – due lapidi di bronzo che ricordano i nomi di tutti i cittadini mezzanesi che hanno avuto la qualifica di “partigiano”, di quelli che hanno aderito alle Sap e dei partigiani inquadrati nel “Distaccamento Po”.



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