Gli scantinati del complesso di San Paolo, con accesso principale in strada Melloni e allora sede dell’Istituto magistrale Albertina Sanvitale, ospitavano un ricovero antiaereo.
Istituito inizialmente per la sicurezza delle circa cento scolare che frequentavano il convitto, il rifugio dopo poco divenne, per necessità, accessibile all’intera popolazione. Aveva una capienza di mille posti.
L’ingresso era segnalato da una “R” nera racchiusa all’interno di una grossa freccia con sfondo bianco, ancora oggi visibile insieme alla scritta con il nome del rifugio, che indicava alla popolazione l’ingresso. Il rifugio, al pari degli altri 23 presenti in città, era aperto ventiquattr'ore su ventiquattro. Al suono dell’allarme tre potenti sirene adibite a questo scopo si trovavano proprio sulla torre di San Paolo la popolazione accorreva nelle cantine, rimanendo all’interno anche per molte ore.