Negli scantinati della Pilotta si trovava il più ampio rifugio antiaereo della città, che poteva ospitare fino a 1.400 persone.
Ancora oggi si possono vedere chiaramente le indicazioni murali apposte dall’UNPA (Unione Nazionale Protezione Antiaerea), che consistevano in una “R” nera cerchiata, su sfondo bianco, e in una grossa freccia bianca su sfondo nero. Il loro scopo era quello di indirizzare la popolazione allarmata verso il ricovero, in caso di incursione aerea.
Il 13 maggio 1944, quando gli alleati bombardarono in modo massiccio il centro storico, le macerie ostruirono l’ingresso del rifugio, tanto che più di quattrocento persone rimasero bloccate all'interno per diverse ore.
Poesia ritrovata all’interno del quaderno di prigionia di Pietro Bonati