Vero e proprio cuore pulsante della vita cittadina, Piazza Garibaldi fu anche il palcoscenico della Parma in guerra.
Da qui si assistette ai due eventi decisivi dell’esperienza bellica: l’occupazione da parte dei tedeschi subito dopo l’armistizio e, diciannove mesi più tardi, la liberazione, avvenuta il 26 aprile del 1945.
La piazza, tuttavia, non fu solamente un luogo rappresentativo e simbolico: fu infatti anche bersaglio di due bombardamenti da parte degli alleati, il 25 aprile e il 13 maggio 1944. Il primo provocò un profondo cratere proprio al centro del nodo della linea tramviaria, ma i danni furono tutto sommato marginali; con il secondo invece vennero seriamente danneggiate diverse costruzioni. Tra queste il Palazzo della Banca Commerciale, parte della Chiesa di San Pietro, insieme all’intera canonica del prevosto don Igino Guardiani; l’albergo diurno Cobianchi, situato sul lato settentrionale della piazza, e l’intera linea del tram. Solo lievi danni subirono l’antico Palazzo del Governatore e la Torre dell’Orologio.
9 maggio 1945: i partigiani sfilano per le strade della città