Il bombardamento del 13 maggio 1944 sfregiò il complesso della Pilotta. Gli ordigni colpirono il Palazzo del Governo e le ali meridionale e occidentale del Palazzo della Pilotta. Rimase intatto l’androne che collega il mercato della Ghiaia al cortile principale della reggia farnesiana e dal quale si accede allo scalone che conduce alla Galleria nazionale, al Teatro Farnese e alla Biblioteca Palatina. Furono proprio questi tre importanti luoghi del patrimonio culturale e artistico della città a subire i danni più ingenti.
Il bombardamento fece franare le mura e gli scaffali dell’Archivio di Stato e parte della Palatina. Fu un vero disastro, le cui conseguenze furono in parte mitigate solo dall’opera dei padri benedettini e dei frati dell’Annunziata, che accorsero immediatamente, tra polveri e macerie, per salvare i libri preziosi dalla distruzione. Oltre ventimila volumi vennero recuperati, oltre a numerosi documenti. Le opere della Galleria nazionale scamparono il pericolo, invece, grazie al previdente trasferimento da parte della Sovrintendenza nel castello di Torrechiara, poco fuori Parma.
A finire distrutti furono anche il Teatro Farnese, poi ricostruito, e il Teatro Paganini (ex Reinach).