Al numero civico n. 40, in una palazzina ottocentesca di corso Garibaldi, una lapide, scoperta il 9 aprile 1914, ricorda la casa natale di A. Fortis, il primo esponente politico di origine ebraica ad assurgere alla carica di Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d’Italia.
Nato a Forlì nel 1841, laureato in Giurisprudenza a Pisa nel 1862, Fortis fa poi pratica forense a Bologna, presso l’illustre giurista forlivese Oreste Regnoli. Nel 1860 è volontario garibaldino nell’impresa dei Mille, nel 1866 partecipa alla III Guerra d’Indipendenza, nel 1867 al fallito tentativo di liberare il Lazio e Roma, e nel 1870 è al seguito di Garibaldi in Francia per accorrere in aiuto della Terza Repubblica. In seguito diviene uno degli esponenti più importanti del movimento repubblicano; è eletto deputato nel 1880.
Nel 1888 è sottosegretario al Ministero degli Interni nel primo governo Crispi, dal 1898 al 1899 è Ministro dell’Agricoltura, Industria e Commercio nel primo ministero Pelloux, infine succede a Giovanni Giolitti come Presidente del Consiglio per un breve mandato fra il 1905 e il 1906.
Muore a Roma nel 1909.