In seguito al rastrellamento tedesco che decreta la fine della “Repubblica di Montefiorino”, molti partigiani ripiegano in questa parte di appennino; anche la presenza tedesca si intensifica in questi mesi. A partire dall'autunno del 1944, sul crinale del Belvedere (da Monte Belvedere di Lizzano a Monte Terminale di Iola di Montese) staziona il fronte della Linea Gotiga; in questa fase parte della popolazione civile viene fatta evacuare coattivamente e Montese rappresenta l'estrema linea difensiva tedesca a nord-ovest.
Dal 14 al 18 aprile 1945 viene combattuta, dalla 10a Divisione da Montagna americana e da una divisione della fanteria brasiliana (FEB, Força Expedicionária Brasileira), la battaglia per la liberazione di Montese. La sera del 14 i brasiliani entrano in un paese ridotto in macerie dai bombardamenti incrociati. La battaglia si conclude il 18 quando i tedeschi si ritirano verso la pianura. A causa dei bombardamenti cadono 189 civili, mentre la divisione brasiliana ha perdite per circa 430 uomini.
Nel 50° anniversario della liberazione di Montese è stato inaugurato, in Largo Brasile, un monumento a ricordo dei soldati della FEB. Montese ospita due musei dedicati alla Linea Gotica, il Museo storico di Montese e il Museo memorie d'Italia a Iola.