Di fronte all’Archiginnasio sull’angolo con via Farini, al civico 3, è ben conservata l’indicazione di un rifugio antiaereo. Nella prospettiva dei bombardamenti, già ben prima della guerra (1934) e a dimostrazione del bellicismo del regime fascista, era stata istituita l’UNPA (Unione Nazionale Protezione Antiaerea). I rifugi antiaerei, allestiti per porre la popolazione al riparo dai bombardamenti, sono ricavati prevalentemente da scantinati, rinforzati con puntelli e attrezzati con torce elettriche, bidoni di sabbia per eventuali principi d’incendio e cassette di medicinali. Essi hanno una funzione principalmente di protezione contro crolli, schegge e incendi, ma sono tragicamente inefficaci se colpiti direttamente da una bomba.
Il patrimonio artistico viene protetto ponendolo in luoghi sicuri (oggetti e persino le vetrate più preziose delle chiese sono rimosse) mentre i monumenti ricevono schermature o rivestimenti.