Archiginnasio

Bologna / I luoghi del disastro. I bombardamenti in città

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Il bombardamento del 29 gennaio 1944 è condotto da 39 “fortezze volanti” B 17 statunitensi provenienti dalla base di Cerignola e dirette a Prato. Costrette sull’obiettivo secondario di Bologna a causa dell’eccessiva copertura nuvolosa, scaricano 468 bombe da 500 libbre, pari a 117 tonnellate di esplosivo. Rimangono distrutti due lati del cortile a loggiati dell’Archiginnasio, il Teatro Anatomico e la Cappella dei Bulgari.

Pochi giorni dopo, il 4 febbraio, la parte più preziosa del patrimonio della biblioteca è ricoverato a Casaglia, sui colli a Sud di Bologna, insieme ai cataloghi e agli inventari. I servizi di lettura e prestito restano garantiti in via provvisoria presso le scuole “Bombicci” in Saragozza. È probabile che il movimento di camion per il trasferimento dei libri insospettisca le forze alleate: l’11 ottobre 1944 un bombardamento colpisce l'edificio di Casaglia e provoca morti e feriti, tra cui il direttore dell'Archiginnasio, Lodovico Barbieri.

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