Portico del Collegio - Via Emilia 85

Modena / Persecuzione, deportazione, solidarietà. La comunità ebraica modenese nella seconda guerra mondiale

Portico del Collegio - Via Emilia 85

La comunità ebraica modenese era profondamente integrata nella realtà cittadina, ma non mancavano vessazioni ai danni di alcuni suoi esponenti.

Fra queste è da ricordare, in occasione della caduta di Barcellona in mano franchista il 26 gennaio 1939, il saccheggio del negozio di Guido Melli, ebreo socialista poi morto ad Auschwitz. A lungo sorvegliato dall’autorità fascista, è arrestato nel novembre 1943, tradotto alle carceri di Sant’Eufemia e da qui, passando per Fossoli, ad Auschwitz.

POI percorsoTutti i punti del percorso

  1. La Sinagoga - Piazza Mazzini
  2. Vicolo Squallore
  3. Piazzetta Torre
  4. Carceri giudiziarie - Via Bonaccorsi 10
  5. Portico del Collegio - Via Emilia 85
  6. Parrocchia di San Biagio - Via del Carmine

Galleria fotografica

  • Guido Melli.
    Guido Melli.
  • Documento del dicembre 1943 che attesta l'arrivo a Fossoli di ebrei.
    Documento del dicembre 1943 che attesta l'arrivo a Fossoli di ebrei.
  • Documento relativo all'internamento a Fossoli di Guido Melli.
    Documento relativo all'internamento a Fossoli di Guido Melli.
  • Il campo di Fossoli.
    Il campo di Fossoli.
  • Manifesto relativo alla confisca di beni posseduti dai cittadini ebrei.
    Manifesto relativo alla confisca di beni posseduti dai cittadini ebrei.

Gli altri percorsi

I luoghi del fascismo e della clandestinità

In questo itinerario incontreremo luoghi e non-luoghi: i luoghi del potere, per definizione esplicito e manifesto, e quelli della clandestinità nascosti e mimetizzati. La prossimità di questi luoghi talvolta vicinissimi tra loro, la contiguità tra potere e clandestinità nel medesimo spazio urbano, sono tra le caratteristiche delle città in guerra nel periodo 1943-1945.

Vivere in guerra, le bombe e la fame

Dopo l’8 settembre 1943, quando le truppe germaniche occupanti dettano legge e i bombardamenti alleati colpiscono duramente la città, sopravvivere, lavorare, procurarsi il cibo in quantità decente diventa sempre più difficile.

Persecuzione, deportazione, solidarietà. La comunità ebraica modenese nella seconda guerra mondiale

Nel 1938, alla promulgazione delle leggi razziali che li escludono dalla società civile, gli ebrei modenesi sono totalmente assimilati al resto della popolazione e appartengono a tutti i ceti sociali.

La violenza

La città della violenza è la città dei luoghi di detenzione e degli arresti, degli attentati e delle rappresaglie.

Resistenza civile e solidarietà

Accanto alla città della violenza e della delazione, c’è anche la città della solidarietà e della resistenza civile, la città di quelli che non esitano ad esporsi, poco o tanto, per aiutare chi è in pericolo e si trova in difficoltà.

La liberazione

Questo itinerario ci porta a una data precisa: domenica 22 aprile 1945. I luoghi della liberazione sono le tappe dei combattimenti dei partigiani, che hanno via via occupato i luoghi strategici della città, ma sono anche le vie di fuga dei fascisti, che cominciano ad andarsene nella notte del 21.

Lottare per la libertà e i diritti. I Gruppi di difesa della donna

In questo itinerario incontreremo luoghi reali e simbolici della resistenza civile femminile, che si organizza nei Gruppi di difesa della donna e per l'assistenza ai volontari della libertà.