Già monastero di Sant’Eufemia, risalente al 1070, l’edificio fu in seguito adibito a carcere; luogo di detenzione e persecuzione di partigiani e antifascisti, durante il 1943-45 rinchiuse numerosi ebrei arrestati.
Nonostante la fondamentale collaborazione di Francesco Vecchione nell’avvisare gli ebrei modenesi di pericoli imminenti e nel far saltare la retata del 30 novembre 1943, sei di loro vennero arrestati: Giuseppe Coen, Marcello Coen e la moglie Ines Levi Coen, Mario Fornari, Gino Jona e Guido Melli.