Costruita nel 1873, su progetto di Ludovico Maglietta, pochi anni dopo l'apertura del ghetto ebraico e la conquista dei diritti civili da parte degli ebrei a seguito dell'Unità d'Italia.
L'edificio non ha subito danni a causa della guerra, e oggi appare nelle condizioni originarie. Nei primi anni del Novecento la zona è stata modificata dall’abbattimento di un isolato in degrado, dando vita alla piazza, allora chiamata della Libertà; la Sinagoga, resa così visibile dalla via Emilia, fu parzialmente occultata da un’area alberata, tuttora presente, voluta allora dell’arcivescovo modenese.