Il portico dall'Arco del Meloncello all'incrocio con Via Andrea Costa ospita coloro che hanno perduto la casa a causa dei bombardamenti. Il porticato viene chiuso e ogni arcata diventa un piccolo monolocale. Si crea così una lunga struttura condominiale che dà alloggio a 94 famiglie. Anche all'interno dello stadio, nelle palestre, negli spogliatoi delle piscine e nei sottoscala, sono sistemate altre famiglie di sinistrati e sfollati.
Le arcate dei portici diventano piccoli condomini anche in Via Albertoni e nel viadotto del Cavaticcio. Nel corso dell'ultimo autunno di guerra, poi, molte aule scolastiche e palestre si trasformano in dormitori e ricoveri.