L’ECA (Ente Comunale Assistenza) opera in città dal 1937 al 1946. L’ente cambia molte volte sede nel corso della guerra per stabilirsi, dal settembre 1943, al Baraccano.
Si occupa delle attività di assistenza a sinistrati ed evacuati e gestisce l’emergenza per favorire la sussistenza, l’acquisto di beni a prezzi calmierati e il ricovero dei profughi. Nell’ultimo anno e mezzo di guerra solo il 14-15% delle famiglie in città sono in grado di procurarsi il cibo a qualsiasi prezzo, mentre 24.000 sono schedate come povere e 80.000 persone sono dotate di libretto di povertà. Poi ci sono i profughi, gli sfollati e chi ha perso la casa a causa dei bombardamenti.
Il Comune gestisce direttamente numerose cucine popolari per la distribuzione di ranci, provvede alla requisizione di case gentilizie e capannoni industriali per dare un tetto a chi si trova senza casa; organizza dormitori nelle caserme e apre centri di assistenza dotati di bagni oltre a impianti sanitari di disinfestazione.