Il 23 maggio 1943 furono arrestati diversi intellettuali e artisti bolognesi sospettati di attività antifascista.
Fra essi il pittore Giorgio Morandi, vicino al Partito d’Azione, la cui abitazione fu attentamente perquisita.
Bologna subisce dal 15-16 luglio 1943 32 bombardamenti pesanti sul centro cittadino su quasi 100 incursioni aeree. Tale accanimento deriva dalla posizione strategica della città, fondamentale nodo ferroviario della penisola.