Nel cuore della città, dove più assiduo era il controllo del territorio da parte di tedeschi e fascisti, i dirigenti politici della Resistenza bolognese si incontravano clandestinamente, le staffette sfidavano i posti di blocco e i rastrellamenti, i partigiani portavano a termine attentati e affrontavano il nemico in scontri a fuoco e vere e proprie battaglie, come accadde il 7 novembre 1944 nelle strade adiacenti a Porta Lame.
Le vie della città divennero scenario di una guerra senza quartiere, dove pochi metri potevano separare i presidi nazifascisti dalle basi partigiane.
I punti toccati dal percorso richiamano le vicende di quei mesi, affrontando le pagine vittoriose, le sconfitte e il costo umano della Resistenza.
Renato Romagnoli, intervista