La Libreria Nironi e Prandi fu un luogo di ritrovo dell’antifascismo e della Resistenza, in particolare del Comitato di Liberazione Nazionale Provinciale, l’organo dirigente della Resistenza reggiana.
Durante il fascismo era l’unico luogo in città in cui intellettuali e antifascisti potevano incontrarsi e discutere liberamente.
Giacomo Prandi detto Nino fondò la libreria insieme ad Arturo Nironi nel 1926. Convintamene socialista, fu arrestato nel 1941. Nel dopoguerra proseguì la sua intensa attività culturale e artistica nel settore librario.
La libreria era frequentata anche dal colonnello delle SS Eugen Dollmann. Dollmann si era trasferito a Reggio Emilia nell’estate del 1944 e vi rimase fino alla fine della guerra. Le sue frequentazioni alla libreria erano dovute, secondo alcuni, al suo amore per i libri e la cultura; secondo altri testimoni, probabilmente Dollmann sapeva dell’uso della libreria da parte della Resistenza e vi si recava per tenerla sotto controllo.