Dove oggi si trova un negozio di abbigliamento, durante la guerra era attivo il caffè Perli, ritrovo clandestino della Resistenza reggiana. Nel suo scantinato furono ospitati diversi partigiani ricercati dai nazifascisti.
Il caffé era gestito dalla famiglia Camellini. Uno dei membri della famiglia, Bruno Camellini, era un partigiano.
Apparteneva alla 76a Brigata Sap “Angelo Zanti” e il suo nome di battaglia era Marco.
Nel 1944 i fascisti vennero a conoscenza dell’uso del locale da parte della Resistenza. La mattina del 24 novembre, una squadra di brigatisti neri vi fece irruzione. Gestori e clienti furono arrestati in massa. Tutti i membri della famiglia Camellini furono interrogati e poi condotti al carcere dei Servi.
La madre, Ida Bolognesi, venne torturata, condannata a morte e si salvò solo grazie alla Liberazione.