La nuova Cattedrale di San Giovanni Battista (patrono di Cesena), costruita tra il 1378 e il 1408 e completata nel 1456 con il campanile, è situata «quasi nello ombilico della cittade» (Nicolò II Masini).
Durante la Seconda guerra mondiale il Duomo apriva al pubblico due rifugi: uno nel campanile e uno sotto l’altare, nella demolita sala capitolare, accogliendo circa cento persone. Il campanile era particolarmente adatto a questo uso per l’elevato spessore dei muri e per l’esigua area occupata. La sua campana, inoltre, era utilizzata in caso di allarme come ausilio alle sirene della Città.
Si dice che il vescovo Beniamino Socche pregò tanto devotamente la Madonna del Popolo che, fato o Provvidenza, durante il bombardamento nel mattino del 21 ottobre una bomba, mancato il campanile, arrivò al portale, passò sotto il lunotto e rimase inesplosa davanti alla Cappella del Sacramento durante la celebrazione della Messa. Questo evento è ricordato in un’iscrizione posta nella parte sinistra della stessa Cappella.