La Rocca Malatestiana

Cesena / Cesena - Opposizione e oppositori al regime fascista

La Rocca Malatestiana

I lavori di costruzione della Rocca Malatestiana di Cesena iniziarono negli anni ’80 del XIV secolo durante il periodo di dominazione malatestiano, ma terminarono quasi un secolo dopo, quando Cesena e la sua Rocca, erano stati da poco annessi ai domini pontifici.
Verso la fine del XVIII secolo essa subì lavori di ammodernamento che apportarono modifiche alla struttura e in particolar modo alla sua funzione d’uso. Di lì a poco diventò difatti un carcere.
Rimasto tale anche nel passaggio di Cesena al Regno d’Italia, fu la sede delle carceri anche durante il periodo di occupazione nazifascista della Città, e qui numerosi antifascisti trovarono la morte: tra loro gli 8 fucilati nello sferisterio davanti al suo ingresso il 4 settembre 1944.
La Rocca, per questo, fu due volte assaltata da membri della Resistenza locale, tra cui partigiani della 29a Gap: la prima la notte tra il 9 e il 10 febbraio 1944 per liberare Ezio Casadei (che poi morì durante un rastrellamento in aprile); la seconda il 15 maggio successivo. Durante il secondo assalto, furono liberati Agostino Buda e Ubaldo Fellini, membri rispettivamente dei partiti comunista e repubblicano locali.
La notte tra l’8 e il 9 maggio 1945, qui furono uccise 17 persone che si trovavano detenute nel carcere, tra cui alcuni membri della RSI arrestati nel nord Italia.


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