L'edificio, oggi sede del Dipartimento di Storia, Culture, Civiltà dell’Università di Bologna, è un ex convento trasformato in carcere che durante l'occupazione ospita antifascisti e perseguitati.
Dal dicembre 1943 all’aprile 1945 vi transitano 36 ebrei, dieci nati a Bologna, sei residenti. Da qui vengono deportati verso il campo di Fossoli (Modena) oppure verso Verona e i campi di sterminio nazisti.