La Stazione ferroviaria - Piazza Martiri d’Ungheria 14

Forlì / I luoghi dell’architettura fascista

La Stazione ferroviaria - Piazza Martiri d’Ungheria 14

Progettata da Ezio Bianchi fu costruita tra il 1924-1925, la stazione presenta una facciata in stile eclettico, dall’accentuato sviluppo orizzontale, organizzata su tre livelli.

La parte centrale, corrispondente all’entrata principale e al salone a doppia altezza, è enfatizzata da due torrette simmetriche che inquadrano i tre grandi archi d’ingresso. Questi ultimi sono scanditi da lesene e decorati da ghirlande di fiori in rilievo, su disegno dello scultore Roberto De Cupis, che completano il repertorio decorativo di gusto neo-rinascimentale. L’edificio si conclude ai lati con due ulteriori corpi aggettanti, nei quali si aprono due ingressi secondari ad arco, con le medesime partizioni e decorazioni della parte centrale. I marciapiedi di attesa lungo i binari, sopraelevati di 5 metri rispetto al piazzale di arrivo, sono protetti da pensiline  poste su esili colonnine in ghisa, di aspetto ancora tardo-ottocentesco.

Sicuramente sovradimensionata per la città di Forlì doveva costituire una grandiosa porta d’accesso per la nuova città del Duce, da qui Forlì accoglieva le visite dei grandi del regime e dei “pellegrini” per la “Terra del Duce”. Durante gli ultimi mesi del conflitto fu oggetto di pesanti bombardamenti aerei alleati che coinvolsero l’allora zona industriale della città di Forlì. 


Galleria fotografica

Gli altri percorsi