I viali del più grande parco urbano della città portano i nomi di alcuni partigiani caduti.
All’entrata presso porta Santo Stefano si trova il monumento a Re Vittorio Emanuele II. Originariamente collocato nella piazza centrale di Bologna (oggi Piazza Maggiore), venne spostato dai fascisti il 19 marzo 1944 a testimonianza dell’accusa di tradimento rivolta alla dinastia dei Savoia.
Nella strada adiacente, Via Santa Chiara, al civico 6/2, le SS (Schutz Staffeln, squadre di difesa preposte alla repressione dicoloro che erano considerati avversari del progetto nazista) collocarono la loro sede in città: l’edificio divenne così luogo di torture e interrogatori.