L'8 dicembre 1943 il governo della RSI (Repubblica Sociale Italiana) istituì la Guardia Nazionale Repubblicana (GNR) con compiti di ordine pubblico e di polizia militare.
In questa nuova forza armata dovevano confluire l'arma dei Carabinieri, la Milizia volontaria per la sicurezza nazionale, la Polizia dell'Africa italiana.
A Parma il Comando provinciale ebbe sede nel palazzo cinquecentesco dei conti Rangoni, che attualmente ospita la Prefettura. Reparti della GNR (80.a Legione) vennero ripetutamente impiegati nella lotta antipartigiana a fianco di unità della Wehrmacht, come nell'azione contro il distaccamento “Griffith” sul Montagnana e in maggio sul Monte Penna.
A Fontanellato fu anche creata una scuola ufficiali della Guardia i cui allievi presero parte al rastrellamento di luglio (Wallenstein I).
Nell'agosto 1944 i comandi tedeschi decisero il disarmo e la deportazione in Germania dei Carabinieri, ritenuti ormai inaffidabili. Molti di loro si diedero alla macchia o entrarono nelle file partigiane. La GNR ne subì un grave indebolimento. Non riuscendo più a mantenere un controllo effettivo del territorio, si dovettero sciogliere molti presidi nella provincia.
La Milizia può essere considerata discretamente affidabile.
[...] poiché una parte di queste persone non è fisicamente adatta al servizio, le nostre aspettative non devono essere troppo elevate. Che le guardie si addormentino in servizio è all'ordine del giorno.[…] I Carabinieri sono un corpo con vecchie tradizioni di lealtà alla monarchia e non si adatteranno molto presto alla nuova situazione. Segni di una mentalità anglofila sono presenti anche se ancora non si può fornirne una prova certa.
(Relazione periodica della Militärkommandantur 1008, Parma 15 ottobre 1943, 15/10/1943)