Coordinate Tappa: 44.39422495129816, 10.11492310669773
Per quattro lunghi giorni, dal 2 al 5 luglio 1944, i militari tedeschi terrorizzarono gli abitanti delle frazioni circostanti – le anziane di Rimagna e di Pianadetto ricordano ancora che le donne si erano cosparse il volto di letame e di cenere per scongiurare le violenze dei tedeschi – , bruciando e saccheggiando, razziando bestiame e passando per le armi diciassette civili. Tra questi c'era il trentenne Lazzaro Leni “Lorenzino” che la notte del 3 luglio 1944, dopo aver lasciato il rifugio alle tane del Pizzo della Nonna per fare ritorno a Valditacca, era stato sorpreso e fucilato da una pattuglia di nazisti in perlustrazione in località Buca Caneto, in un sentiero nel bosco sopra il cimitero di Trefiumi. Nel punto in cui fu ucciso i familiari eressero un'epigrafe in marmo e pietra. Negli Atti di morte del comune di Monchio delle Corti si legge: “Lazzaro Leni, di anni 30, di professione impiegato, morto il 3 luglio '44, in località Buca Caneto”.
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