Coordinate Tappa: 44.39537632930127, 10.1196591671323
Il rastrellamento del luglio 1944, che si scatenò nelle valli del Cedra e dell'Enza, diversamente da quello del novembre 1944 (un'operazione militare a tutto campo contro un movimento già forte e organizzato), si prefiggeva il duplice obiettivo di stroncare un movimento che stava nascendo e di scoraggiare la popolazione dal dare aiuto e ospitalità ai partigiani.
La storia d'amore di Bruno e Rita (percorso verde, punto-tappa B2.4) dimostra che la Wehrmacht fallì i suoi obiettivi, ma si portò dietro una scia di sangue e terrore che ferì quelle terre e si impresse in modo indelebile nella memoria della popolazione.
All'ingresso del paese di Trefiumi, lungo la strada Massese, un cippo ricorda il partigiano Lidio Ubaldi “Topolino”, nato a Langhirano il 16 maggio 1926, entrato nella 47^ brigata Garibaldi, poi 143^ “Aldo”, e fucilato durante il rastrellamento di luglio. Negli Atti di morte del comune di Monchio delle Corti si legge: “Lidio Ubaldi, di anni 18, di professione contadino, morto il 3 luglio '44, in località Aostana di Trefiumi”. Un abitante del paese, Sergio Vicini, che all'epoca era un ragazzo, ha raccontato che la madre di Lidio Ubaldi, quando da Langhirano salì a recuperare la salma del figlio, esclamò, con in mano il suo fazzoletto rosso: “Viva i garibaldini!”.
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