Pianadetto, località Campo Grande

Monchio-Palanzano / Dalle belle città” all'operazione Wallenstein (luglio 1944). Percorso A

Pianadetto, località Campo Grande

Coordinate Tappa: 44.40415169577233, 10.105680174719613

“Domenico Zanni, di anni 40, di professione agricoltore, morto il 2 luglio '44, in località Campogrande di Pianadetto” si legge negli Atti di morte del Comune di Monchio delle Corti. Domenico era di Casarola, dove viveva con la sua famiglia e il fratello Pietro.

I tedeschi, arrivati da Montebello, sorpresero gli abitanti e li radunarono nella piazza del paese, terrorizzarono la popolazione appiccando il fuoco nelle case in cui si sospettava la presenza di partigiani. Ne parla anche il poeta Attilio Bertolucci nei versi della poesia La fuga a Monte Navert: Ti è possibile raccontare quel rastrellamento di luglio / in cui furono uccisi e bruciati dentro le loro case / Nino Galeazzi e Lorenzo Notari, / unitisi in matrimonio a donne Bertolucci? / […] Oggi, tre luglio, è l'estate ormai, / tanto più bella qui dove non dura che un lampo, / acquistando in fuoco di sole, zaffiro di cieli e smeraldo / di prati... Pietro aveva capito subito la gravità della situazione e il rischio che soprattutto gli uomini correvano e insistette molto con Domenico per scappare, ma lui non ne voleva sapere perché diceva di non essere un partigiano e di non aver niente da nascondere.

Poi però si convinse e i due fratelli presero la mulattiera che portava da Casarola a Pianadetto. Era un percorso molto frequentato dalla popolazione perché a Pianadetto c'era il mulino. Arrivati in località Campogrande, che allora era coltivato a frumento, Pietro riuscì a rotolare giù dal campo e arrivare al canale dove si nascose, mentre Domenico fu raggiunto da un proiettile e cadde nel punto in cui è stata posizionata la lapide.


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