Nel retrobottega del negozio di ottico di Arturo Anderlini si riuniva la commissione formata dai partiti antifascisti modenesi per aiutare gli ex prigionieri alleati a sfuggire all’arresto da parte dei tedeschi.
Anderlini fu arrestato nel gennaio 1944: aveva contattato un medico per curare un prigioniero inglese, ritenendolo fidato, ma questi lo denunciò. Venne poi fucilato il 22 dello stesso mese al poligono di tiro.