Via Romanello porta direttamente su piazza Dante Alighieri, su cui si affaccia il palazzo della sede vescovile. Durante l’occupazione tedesca, i locali della curia ospitano l’attività clandestina dell’antifascismo cattolico, fra cui la tipografia di Angiolino Raffaelli, facente parte di una rete di tipografie segrete molto attive a favore del movimento resistenziale forlivese.
Oltre alla tipografia Raffaelli a Forlì sono attive, a favore della Resistenza, la Varoli in corso Diaz, la Valbonesi in via Torelli, e soprattutto la tipografia Croppi in via Hercolani. Presso questa tipografia da settembre a maggio si stampano la gran parte dei giornali e dei volantini usciti clandestinamente nel forlivese. All’inizio di giugno inizia a stampare anche la tipografia organizzata dal partito comunista occultata in un rifugio scavato in un podere di Borgo Sisa per la composizione dei testi e in una casa di Carpinello per la stampa.
Queste tipografie negli anni 1943-1944, hanno stampato, di notte, clandestinamente, 16 giornali, diversi opuscoli e centinaia di volantini, ora conservati presso l’Istituto Storico della Resistenza di Forlì. Una così intensa azione di diffusione delle parole d’ordine e delle idee della Resistenza ha richiesto l’impegno di migliaia di persone per organizzare, procurare il materiale, sorvegliare, scrivere, stampare e diffondere una così copiosa letteratura clandestina.
Sempre in piazza Dante Alighieri si trova il monumento dedicato all’11° Reggimento fanteria.