Dal parcheggio una scalinata porta in Viale Salinatore proprio di fronte all’ex Brefotrofio. Opera di rilievo del regime fascista costruita tra il 1925 e il 1928 per unificare il servizio del mantenimento dei figli illegittimi abbandonati, il Brefotrofio è certamente, nel 1944, il luogo più triste di Forlì.
Una lapide, posta nei pressi dell’edificio, ricorda che dall’inizio di giugno alla fine di settembre del 1944 vi si insediarono la Gestapo, la KriPo e un distaccamento della Sicherheitdienst (SD), tre corpi di polizia tedeschi addetti alla “caccia agli ebrei” e alla repressione dell’antifascismo e del movimento partigiano.
La loro attività fu molto intensa e crudele. Negli scantinati dell’edificio ricavarono quattro piccole celle nelle quali stiparono fino a cinquanta prigionieri sospettati di antifascismo e di collaborazione con i partigiani, tenuti in condizioni fisiche più che umilianti. Al piano superiore, oltre agli uffici, predisposero una stanza per gli interrogatori e le torture dei prigionieri. Torture testimoniate da Oreste Casaglia nel suo SS cella n. 1 diario della detenzione presso il carcere politico della SS tedesca agosto 1944.